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lunedì 24 ottobre 2011

Michael Pacher und Tabernakel Welsberg









In dem malerischen dorf von Welsberg, in hoch Pustertal, wir suchen der grosse tabernakel von Reinaissance tiroler. Sicherlich die arbeit von Michael Pacher. Für die ersten Friedrich Pacher als assistent viele gut mitsamt die technik "fresko". Friedrich arbeiten auf drei wӓnde, nur die Maria mit Kinder von Michael Pacher.


Für Michael Pacher informationen schreiben an fmeditore@libero.it

lunedì 3 ottobre 2011

Hans Multscher artista illustre per Michael Pacher

Hans Multscher
Natività (1458) Museo Hans Multscher, Vipiteno
Hans Multscher
La flagellazione (1458) Museo Hans Multscher, Vipiteno








Hans Multscher scultore e pittore tedesco si formò artisticamente tra la Fiandra e la Borgogna. Dal 1427 ottenne una importante bottega nella città di Ulm. La sua fama internazionale lo portò ad essere invitato nella città di Vipiteno per la realizzazione dell'altare dedicato alla Vergine, concluso dallo stesso nel 1458. Per tale opera il maestro ottenne l'esenzione del pagamento dei tributi cittadini per tutta la durata dei lavori. Multscher assieme al teologo Nicola Cusano furono i primi di una serie di uomini illustri che arricchirono culturalmente il Tirolo meridionale, creando le premesse per far sorgere la figura internazionale di Michael Pacher e quella, per la verità più legata al territorio, del Maestro di Uttenheim.
La rinascenza fiorentina mediata dalla tradizione padovana non trova in questo altare alcun riferimento. Tale impostazione di intenti fu dovuta evidentemente all'età dell'autore, che per i lavori a Vipiteno era giunto all'anzianità. Possiamo certamente convenire sul fatto che gli stessi committenti non avrebbero visto positivamente una influenza diversa da quella che aveva caratterizzato l'agire del maestro e che loro stessi avevano fortemente voluto. Qualche anno dopo queste forme legate ancora al gusto gotico furono coraggiosamente mediate dal fare di Michael Pacher che riuscì a tradurle in moderne. Per quanto sia unanimemente riconosciuta la presenza di vari collaboratori, non posso non confermare che le direttive e molto probabilmente gran parte della parte scultorea siano frutto della mano di Multscher.
La fortuna critica di questo autore vede ancor oggi una maggior sensibilità sopratutto in territorio tedesco. In Italia ricordo l'importante biografia fatta da Nicolò Rasmo, storico che ebbe un ruolo fondamentale per il ritorno delle opere nella città Tirolese. L'altare fu smembrato nel 1779. Durante il periodo nazista le opere furono donate da Benito Mussolini al maresciallo del Reich Hermann GÖring. Quest'ultimo aveva dichiaratamente proferito la sua stima per l'artista al Duce. Il Comune di Vipiteno si vide quindi costretto a lasciar partire le tavole. Finito il secondo conflitto mondiale le tavole furono confiscate dall'esercito americano a Berlino. Fu solo dopo un lungo lavoro diplomatico di Rasmo che le opere poterono tornare nel luogo ove si trovano ancor oggi, il Museo Hans Multscher di Vipiteno.

Per maggiori informazioni scrivi a fmeditore@libero.it